lunedì 15 febbraio 2021

Stagione 2021(parte 2)

SUZUKI ECSTAR UFFICIALE
In pochi avrebbero scommesso sulla Suzuki nel 2020, tutti pensavano che l’anti-Marquez venisse da Yamaha o Ducati, invece “tomo tomo cacchio cacchio” dai suoi ranghi ne è uscito il campione del mondo 2020, facendo della regolarità del pilota e il bilanciamento della moto, le loro armi vincenti. È pur vero che lo avevano veramente un fenomeno in team, Davide Brivio, che seppur non guidava le moto, faceva molto di più: teneva sotto controllo tutto e gestiva con maestria le situazioni…ma come un fulmine a ciel sereno, ha salutato la compagnia e tanti cari auguri…Ma vediamo per l’anno venturo cosa ne viene fuori, intanto entrambi i piloti confermati

Joan Mir, campione del mondo in carica, fresco di rinuncia della tabella con il numero 1 da campione del mondo (eh il marketing- merchandising) è pronto a mettersi il 2020 alle spalle e riprovarci. Archiviate le domande sulla mamma, perché il giorno che è diventato campione a Valencia, le telecamere erano tutte per la mamma e nel giro di 24 ore il profilo facebook e instagram sono state prese d’assalto da milioni di persone(curiosoni maledetti!), ha dovuto passare il resto del tempo a schivare le domande sul fatto che secondo gli intervistatori il suo titolo vale di meno perché non c’era il 93 in pista.
Trattasi di giornalisti miopi, perché le stesse domande ripetute per n mesi, stufano, ma il buon Joan le dribblate ed è andato oltre. Per il 2021 per lui sarà un anno importante perché seppur vero che non ha dominato, dovrà mantenersi sullo standard che gli ha permesso di vincere il titolo, e dice “Devo dimostrare molto di più: ho vinto per la costanza, non per la velocità.” Infine gli fanno notare che avrà certamente più pressione, ma dice di caricarsi, quindi per lui è “non mi crea problemi. Anzi, vuol dire che stai facendo bene!”.

Alex Rins, il tuo compagno di box, il secondo pilota sulla carta, con meno esperienza di te, arriva davanti e ti vince il titolo sotto il naso. Questo avrebbe mandato in terapia più di un pilota, invece il buon Alex, conscio che per colpa della spalla non messa benissimo si è giocato una carta importante, non ha demorso e si è preparato per bene in questa lunga pausa invernale. Si è allenato in lungo ed in largo ed ha ripreso la piena funzionalità della spalla. Il blocco dello sviluppo, a suo dire, ha aiutato perché con pochi test, dover mettere tutto a posto sarebbe stato complicato, invece così tre giorni di test sono necessari… per il 2021, sa che può essere della partita anche lui se non ha un altro problema fisico, quindi per lui è “Ci siamo avvicinati l’anno scorso, ma non ce l’abbiamo fatta. Ora sono pronto!”

KTM
Scelte accurate e pianificazione, sono state le armi fondamentali che hanno fatto della KTM una solida realtà nel 2020. Con Kallio e Pedrosa a fare “legna”, hanno sfruttato al 100% il regolamento per provare sulle piste e le indicazioni dei piloti collaudatori e i titolari.
Chapeau!
Il loro pilota di punta da qualche anno, Pol, dopo tante gioie e dolori se ne è andato per il sogno “spagnolo”, ma in compenso hanno una buona schiera di piloti!
Ora, non avranno più le concessioni, questo ovviamente gli penalizzerà un po’, ma siamo sicuri che non torneranno indietro(?)

TEAM FACTORY UFFICIALE
Poco rinnovate nelle livree rimangono comunque le moto più belle esteticamente di tutto il paddock.
Lasciato andare il buon Pol, accolgono Oliveira che ha ben fatto nel team satellite, ricreando la stessa coppia che ha ben fatto in categorie inferiori

Brad Binder alla fine è stato il best rookie del 2020 ed ha pure una vittoria a referto, tanta roba, ma lui ha ben altre mire, sa che, nonostante era il suo anno di debutto, ha commesso qualche errore, quindi fa un po’ di autocritica (che male non fa mai)dicendo che spesso avevano il potenziale per fare di più, ma per n motivi non è riuscito…beh, si chiama esperienza per un rookie. Alla fine lo incalzano con la domanda sulle ambizioni, ma lui risponde che per lui è “Siamo nella giusta direzione ed abbiamo un pacchetto davvero competitivo”

Miguel Oliveira, vincitore con team satellite di 2 gare, di cui una a casa sua in Portogallo con una prestazione superlativa. Una cavalcata finale che lancia un vento di buone speranze per il 2021, promosso al team ufficiale è pronto a riprendere da dove ha lasciato, ma per evitare di fare figure barbine, si calma un po’ e fa un po’ di autocritica, pensando a tutte le altre gare dove non ha vinto, quindi per lui è “Penso così di essere in grado di lavorare meglio sui dettagli, per essere più costante.”

TEAM TECH3(entrambe le moto ufficiali) privato
Anche se le moto sono identiche a quelle interne, si dice che sia il team satellite, ma l’anno scorso un suo pilota ha messo a reperto ben 2 vittorie, di cui una perentoria! La grafica delle moto, è l’unica cosa che cambia dall’anno scorso, poiché il main sponsor se ne è andato ed ora un bel colore Arancione KTM è visibile a km di distanza, rendendole molto belle da vedere! Le moto ci sono, ci saranno anche i piloti?

Danilo Petrucci, venuto dalle derivate di serie, si è fatto la gavetta in questi 10 anni, passando pure dalle CRT. Si è ritagliato un posto in Ducati ai tempi del team Pramac ed è stato promosso al team interno. A fatto diversi podi e 2 vittorie, tra cui Mugello 2019 davanti a Marquez e Dovizioso, scusate se è poco.
Ad inizio 2020 gli hanno dato il ben servito e lui non ha dovuto girare tanto, KTM lo ha chiamato e gli ha fatto vedere come “fanno loro”, a fine giornata aveva già firmato.
Arriva da una situazione difficile, tossica sotto alcuni aspetti, con dubbi e preoccupazioni, alcune tensioni che non gli hanno fatto affatto bene né all’umore né al fisico…ma in KTM, sanno coccolare i piloti e farli sentire a loro agio. A lui le energie per uscirne non gli mancano, ma quello che in realtà manca, è solo accendere la moto, fare poche centinaia di metri e lasciarsi il peggio alle spalle; sotto il punto di vista mentale, questo lungo stop pesa di più rispetto agli altri: Il classico chiusa una porta si apre un portone, solo che si è rimasti frizzati a metà tra una porta e il portone.
Ovviamente è positivo, ma punta tutto sulla velocità, quindi per lui è “voglio essere più rapido degli altri ragazzi, o lottare con loro. Essere veloci è ciò che conta di più.”

Iker Lecuona, dopo un anno di apprendistato, si prepara ad affrontare la classe regina con lo spirito giusto
Nelle interviste se ne sta buono e calmo, sicuro che si sta muovendo in terreni complicati, visto che è “nuovo” e non si è fatto vedere, se non sporadicamente, è conscio che un fallimento potrebbe farlo rientrare nel dimenticatoio per i team manager. Alla fine del 2020 ha mostrato miglioramenti senz’altro, tant’è che anche lui lo dice chiaramente “…voglio ripartire dal livello raggiunto alla fine della scorsa stagione, poi vedremo”.
Ma il buon Iker ci crede, quindi per lui è “Sono sicuro di poter mostrare ciò che so fare in pista.”

APRILA
In ultimo, ed è ancora in ultimo posto, il Marchio italiano, con in bacheca innumerevoli titoli di piloti e costruttori, ma in MotoGP, non ha mai raccolto molto e nel 2021 avrà il bel(o triste) primato di essere l’unica casa ad avere le concessioni. Il gruppo piaggio ha capitali, ma gli investimenti, per ora, non hanno dato molti risultati.
Alcuni accusano i Piloti, facile si direbbe…
Certamente il caso Iannone, sul punto di vista sportivo, non ha fatto bene, visto che sarebbe stato il loro primo pilota, quello buono, invece fatto fuori dalla squalifica, son pure rimasti fuori dai giochi quando il mercato era praticamente chiuso. Hanno provato a contattare qualcuno, ma gli hanno risposto tutti picche e così hanno guardato quello che avevano in casa

Aleix Espargarò, il fratello maggiore dei due Espargarò, votato al Marchio, si lancia in stagioni come gli americani durante la guerra del Vietnam, incurante di tutto, chiede questo, quello e quell’altro per portare avanti lo sviluppo. Ogni anno ci prova e regolarmente nel precampionato fa tante belle cose e si illude che sia la stagione buona...ma alla terza gara si trova di nuovo sempre dietro…
Per il 2021 convinto dei miglioramenti del 2020 per lui è “dobbiamo lottare per i primi sei. Se non possiamo lottare per i primi sei in ogni gara, non sarà affatto un buon anno.”

Lorenzo Savadori Vince per abbandono dell’avversario la sfida per la seconda sella del team di Aprilia, poiché Smith se ne va…facendo pure il gesto dell’ombrello
Ha finito le ultime tre gare del 2020, facendo un po’ di esperienza con un qualcosa di completamente diverso dal resto del mondo, e non gli hanno chiesto nulla se non finire le gare.
Quest’anno sarà diverso…per il 2021 non si sbilancia e quindi per lui è un “devo migliorarmi ed adattarmi alla categoria”

Ora non ci resta che aspettare che inizi il campionato che faccia il suo corso che vinca il migliore, a prescindere e ci si rivede a novembre: quando queste dichiarazioni saranno viste da un’altro punto di vista, e si vedrà chi è ancora convinto del “le fantastique” e chi invece manderà tutti a quel paese “motociclisticamente parlando” ma anche no.

 Saluti e gomiti

sabato 13 febbraio 2021

Stagione 2021(parte 1)

Buon giorno a tutti e ben trovati!
I giorni si susseguono e non ti redi conto, ma passano i mesi e ti trovi che quello che volevi scrivere è diventato vecchio e non ha più senso pubblicarlo.
Terminata la stagione di SBK, volevo fare un grande post con i più e i meno, ma lasciamo perdere.
Terminata la stagione di MotoGP, avevo fatto appena in tempo a scrivere di Mir ed anche lì gran post con le considerazioni del caso, ma ora siamo quasi all’inizio di quella nuova…quindi anche questa la mettiamo via.
E quindi? Pensiamo a quella nuova ordunque!
Riprendo un mio vecchio gioco, quello che feci (qui) e vediamo:
LE NUOVE DICHIARAZIONI ad inizio anno, tutto fantastico, tutto bellissimo ma poi vediamo a fine stagione come andrà.


Da dove partiamo? Beh, con:

HONDA

HONDA HRC REPSOL UFFICIALE UFFICIALISSIMA
Nel team interno abbiamo sempre Marquez (il mega contrattone di 4 anni con l’Honda è ancora in essere e ne restano altri 3), che dopo quello che è successo, non ha ancora detto nulla sulla stagione di per se, ma si guarda ai tempi di recupero. “rientrerò solo quando sarò al 100%”.
Condivisibilissimo, visto che sta ancora pagando per l’esserci stato a Jerez 2 al 5% con tutto quello che è successo dopo…ora posta foto in palestra e dal fisioterapista…
per lui nessuna dichiarazione…

Dall’altra parte del box abbiamo la new entry: Pol Espargarò.
Lasciata una finalmente competitiva KTM, che aveva contribuito a portarla in alto dichiara
Per un pilota spagnolo essere nel HRC Repsol è il sogno, che la chiamata delle Honda è un treno che passa una volta sola, che è la svolta della sua carriera ecc. ecc. E lo è veramente?
Comunque dopo un po’ di scambi di elogi e relative leccate reciproche, ecco che anche lui ci pensa bene e, visto come è andata ad altri, si gioca la carta “Forse non sarà così buono, ma nel secondo anno la moto sarà lassù“, ovviamente riferito al suo primo anno in Honda.
In definitiva per lui è un tutto bene e tutto bellissimo, per ora...

HONDA LCR (che poi al suo interno ha 2 team con nomi diversi per gli sponsor) Privato

Il team satellite della Honda è ancora lui, non cambia ed ha sempre il pieno supporto della casa madre, la collaborazione va, funziona bene e i risultati ci sono sempre stati quindi RC212V ufficiale ad entrambi!
Certo, gli aggiornamenti ci metteranno un po’ ad arrivare…ma intanto…non è la moto di 2 anni fa…

Da una parte abbiamo il confermato Nakagami.
Un Giapponese che alla Honda fa tanta gola, ed ha fatto brillare gli occhi ai vertici l’anno scorso quando, migliorata la guidabilità della moto, è stato aggiunto un cambio di stile ed un miglioramento del Taka, si è preso una pole e vi erano tante speranze per la gara…
Sappiamo come è finita…
Ma lui non si è abbattuto e si è sobbarcato il lavoro e quest’anno è pronto, la sua evoluzione però non lo ha reso uno sborone, ma ammette che per il prossimo anno deve gestire meglio la pressione (come altri suoi colleghi…)
Avvisa il neo arrivato Pol che la Honda non è facile e ci vuole un po’ di adattamento, ma poi guarda a se stesso dicendo che è migliorato...ma da buon giapponese è riflessivo e non mette dichiarazioni roboanti.
Per lui abbiamo devo gestire meglio la pressione.

Dall’altro lato abbiamo Alex Marquez,
dopo un anno al box ufficiale, non per meriti suoi, ma per questioni logistiche contrattuali emergenziali, dovute al buco lasciato da Lorenzo, con il suo “me ne vado”.
Era stato deciso tutto prima e quindi la “discesa” a team satellite, è del tutto motivata.
Dopo un anno non del tutto male per un debuttante, su una moto difficile, in crisi d’identità dopo aver perso il 93, portare a casa punti pesanti podi non è stato affatto male.
Le sue interviste sono 70%come sta il fratello ed il restante su tutto il resto.
Ha detto che il 2020 è stato meglio di quello che si aspettava ecc ecc ma per l’anno venturo tutto può succedere, ma non si sente ancora da mondiale, più da secondo gruppo, ma se ci sarà la possibilità il podio.
E grazie al xxxxx, diciamo che adesso che son saliti su altri della moto 2 farà di tutto per non finire tra loro, quindi per lui è un facciamo come nella seconda parte della stagione

YAMAHA

YAMAHA MONSTER FACTORY UFFICIALE
La Yamaha cambia 2 pedine tra il team interno ed il satellite Petronas
Scambia il veterano Rossi, con la giovane promettente scintillante promessa Quartararò.
Decisione presa a inizio campionato, dove i valori in campo non sono proprio esatti...infatti…
Ma iniziamo con il confermato Viñales.

Si sospetta che lui sia vagamente bipolare, cambiando parere tra FP e Qualifiche…ma anche poi in Gara...
Un po’ di confusione, gli gira per la testa…ogni prova va come se avesse il turbo, poi complice il motore della Yamaha che in mischia non è il top, si perde.
Poi dopo anni si ricorda che la moto del 2016-2017 era la migliore.
Si spera che quest’anno si concentri e rimanga un po’ più coerente…ormai è diversi anni che è nel team ufficiale e tolte le prime gare del 2017, si è un po’ lasciato andare…
Ma quest’anno è l’anno e anche se dichiara che non aver Rossi non è più stimolato come prima, questo è l’anno buono per far andare lo sviluppo dove vuole lui! E chiosa parlando del lavoro di Crutchlow,
ma più che per la stagione lui parla del rapporto che avrà con il nuovo compagno e quindi per lui è :“Proveremo a migliorare con Fabio nel senso di lavorare un po’ di più insieme e trovare la chiave”. 

Quartararò, partito a bomba nel 2020 con una bella doppietta, con decisione di spostarlo nel team ufficiale l’anno seguente, copertine di giornali per l’essere il nuovo fenomeno, il nuovo Anti-Marquez, campione indiscusso, ammazza campionato, ecc ecc, si è ritrovato a raccogliere i cocci di un qualcosa che ricordava l’ego, fatto a pezzi prima dalla pista, con gomme freni, e poi dal bistrattato e mal considerato compagno di box, che l’anno prima se le era prese in silenzio, che gli ha dato una bella lezione di vita con la moto dell’anno prima... tanto che alla fine della stagione lo stesso Fabio ha detto che sarebbe andato dallo psicologo più spesso. Pressione emotività e gestione delle situazioni. Beh ecco lui è il nuovo pilota di punta della Yamaha factory ufficiale ufficialissima. Andrà d’accordo con Mav? Chissà, intanto quando gli chiedono per il 2021 risponde che non si nasconde dietro un dito e spavaldamente dice “conosco le mie capacità, sono pronto a dare il massimo”
Per lui è “L’obiettivo è lottare per il titolo”

YAMAHA PETRONAS (una ufficiale una spec-a?)privato
Il team più ambizioso di tutti, annovera il vicecampione del mondo (che solo la sfortuna e piloti kamikaze hanno battuto) e un 9 volte campione del Mondo con n record alle spalle.
Hanno investimenti e capacità e Yamaha ha un buon rapporto, ma solo con una moto…va beh, l’anno scorso non è stato male da un certo punto di vista…chiedete al confermato. 

Morbidelli in fabula: proprio lui, che si è giocato con la moto dell’anno prima il mondiale. Nel 2019 dimenticato e bistrattato da un lucente e sfavillante compagno, ha messo a referto 3 vittorie nel 2020, e podi come ci si addice a chi spera di portare a casa il titolo. Poi un po’ la moto, un po’ gli altri, e qualche qualifica non al top, ha lasciato per strada parecchi punti…ma comunque è uno dei pretendenti al titolo 2021.
Ancora non si sa che Yamaha avrà, ma sapremo che Forcada gli darà il supporto che gli serve, per ora nelle interviste gli chiedono solo come sarà con Rossi, e lui risponde semplicemente che cercherà di batterlo sempre e comunque e di lottare davanti e non dietro nelle posizioni che contano!
Ma incalzato dai giornalisti anche lui alla fine cede e quindi per lui è “Comincio con la consapevolezza di poter vincere il titolo”

Il capitolo Rossi, potrebbe essere lungo quanto l’intero articolo. Si è detto stra detto corretto stravolto rimangiato di tutto…
Tutte chiacchiere di chi la moto la vede dalle vetrine del bar, in un attimo di pausa dal calcio (compresa l’attenzione morbosa nei confronti della sua vita privata).
Il 2021, per Rossi sarà importante? Forse. Ha già deciso se rimanere nel circus o no anche nel 2022? Questa domanda è di interesse per il 2021? No. E siccome lui stesso ha detto che anche quest’anno vorrebbe vedere le prime gare per capire se è competitivo o meno direi di doverlo aspettare. Ma comunque spera di essersi lasciato il peggio alle spalle, e spera che quest’anno le cose siano migliori. Non sarà nel team ufficiale come dal 2002 ad ora ma visto che si potrà concentrare solo sul quello che ha e non fare prove di questo o quello…
Tra parentesi lui, che la moto 2016 era la migliore lo aveva detto il giorno dopo i primi test nel 2017, chiusa parentesi.
Arriva alla fine comunque la sua previsione per l’anno venturo, quindi per lui è “L'obiettivo è migliorare nelle qualifiche per conquistare il podio”

DUCATI 

DUCATI LENOVO UFFICIALE
Fuori i piloti 2020, uno già annunciato ad inizio stagione e l’altro che se n’ è andato sbattendo la porta per un addio con qualche strascico di polemica (ma non lo tratteremo qui) Ducati promuove ad ufficiali i piloti che aveva nel team satellite.
Due piloti giovani ma uno con già un bel po’ di esperienza alle spalle, l’altro arrivato direttamente dalla moto2 in Ducati già 2 anni fa.

Miller, seppur giovane, avendo saltato dalla Moto3 direttamente alla MotoGP, ha già parecchia esperienza. Inutile dire che il suo passaporto Australiano, mette in scena paragoni altisonanti perché sulla Rossa ufficiale gli Australiani hanno lasciato dei segni indelebili prima con Baiyliss nella SBK che Stoner nell’unico mondiale vinto dalla casa bolognese.
Ma il buon Miller non ci casca e rispedisce al mittente i paragoni dicendo che loro erano loro e lui sarà come Miller, aggiungendo che non basta aver talento per vincere! Genio e sregolatezza, guida sopra i problemi e rimane dopo il ritiro di Cal, l’unico che parla con schiettezza nelle conferenze. Per il 2021 spera di migliorare ulteriormente rispetto al 2020, dove era sempre tra i primi…
Ora che è nel team interno si lancia in un “Potrò dare più input e feedback sulla moto, spero che saranno utili per lo sviluppo.”, lo speriamo per lui…e sul 2021 per lui è “di continuare a crescere e spero che i risultati saranno sempre migliori per dimostrare quello che valgo” 

Francesco Pecco Bagnaia dopo la frattura della tibia nel 2020, torna e si fa un podio e per poco non vince la gara successiva, cadendo inspiegabilmente quando era davanti, da solo (le cronache parlano di una pellicola del casco in traiettoria). Con questi risultati ha vinto il ballottaggio con Zarcò per il team ufficiale.
Ducatista dalla nascita, ha coronato un sogno...ora però arriverà la pressione del team che pretenderà i risultati. Lì subito ha messo le cose in chiaro, sostituire Dovizioso non sarà facile, ma non si sente in discussione (ameno che non farà 15esimo) e spera di fare del suo meglio, ma sappiamo che nel team ufficiale ducati, non sempre basta.
Per il 2021, è obbligato a dire che punta al mondiale, ma lui profetizza calma, facendo un’analogia con il campionato vinto in Moto2, “prima vinco una gara poi mi concentro sulla costanza”, quindi per lui è “essere nella top 5 anche nei weekend difficili.”

DUCATI PRAMAC (una moto ufficiale) privato
Il principale team satellite di Ducati, vivaio di piloti che spesso salgono in squadra ufficiale, ultimi son proprio la coppia Miller Bagnaia
Normalmente puntano sui giovani ed un giovane, direttamente dalla moto2 lo conferma, ma quest’anno anno un’eccezione, invogliata da Mamma Ducati, il team ha accolto il pilota franco-kamikaze Zarcò, che sull’orlo del fallimento della carriera in MotoGP, ha avuto un occasione con il team privato Esponsorama e non avendo del tutto sfigurato viene passato al principale team satellite pramac.

Zarcò, Partendo proprio da lui, diciamo che il 2020 non è stato l’apoteosi, la riscossa ecc ecc del pilota transalpino, delle sue prestazioni non ne rimarranno tante tracce, ma di toccate, voli incidenti e attraversamenti di pista con la moto fumante sì... c’è da dire che comunque si è ripreso e non è andato in crisi depressiva, ed il 2021 avrà una Ducati ufficiale. Le dichiarazioni ovviamente sono al miele, perché adesso è proprio “le fantastique”...ma sappiamo che a volte la fine non è così…
Dice che si ispira al secondo anno di Lorenzo, quando aveva ingranato (ma avevano già deciso di separarsi lui e la Ducati) ed infine si lancia in un “penso che sia una combinazione tra il mio stile e la moto che ancora non combacia perfettamente. Ma questa combinazione sta arrivando, siamo sulla buona strada “.
Se lo dice lui…ma per ora è carico e quindi per lui è “Se inizio bene la stagione e controllo bene la moto posso anche sorprendermi” 

Jorge Martin…per ora ha girato solo con la Panigale stradale in giro, facendo vedere che gli piace e lasciando dichiarazioni da rookie e con un pizzico di marketing per la casa di Borgo Panigale. Ma essendo giovane dopo le solite frasi di rito si sente già da fare proclami, “Non so quanto tempo ci vorrà […] ma penso che diventerò campione della MotoGP”. Beh inizia bene l’avventura in MotoGP; e sul 2021 per lui è “mi sento all’altezza “

DUCATI AVITINA ESPONSORAMA SKY privato
L’anno scorso Abram, per fare posto a Zarcò, oggi Rabat per Marini… le decisioni dei piloti sono imposte dall’alto?
E pensare che sia Abram che Rabat portavano in dote soldi e sponsor.
Per il 2021, il team avrà due dei 3 rookies ed in concessioni due delle 3 ducati vecchie. Giustamente direi anche…

Bastianini, campione del mondo della Moto2, gran manetta e testa. Dicono che sia adatto alla Ducati, ma lui tiene bene i piedi per terra, consapevole di quello che lo aspetta. Nelle interviste rimane tranquillo, parla di opportunità, di fare bene, e di non aver problemi con il suo nuovo compagno di squadra e che spera che ci nasca una bella rivalità, poi, un po’ ingenuamente, alla presentazione si lascia andare l’affermazione che “Ducati ha puntato su di noi, non ci lasceranno”. Beh non saremo di certo noi a dire in contrario no?
Per il 202i lui è cauto ma ottimista e per lui è “Voglio guidare e divertirmi, speriamo arrivino i risultati. Se non ci saranno il primo anno mi concentrerò per capire cosa fare nel secondo”

Marini, che sembrava aver il titolo in tasca fino a poche gare dal termine, poi un volo terrificante e un telaio storto non raddrizzato, ha fatto perdere punti preziosi. Anche per lui, come per Alex, le interviste sono per il 70% sul fratello ed il resto su vita morte miracoli meteo geografia e argomento a scelta.
Essere il fratello di Rossi non deve essere mai stata una cosa semplice, ma nonostante ciò i risultati gli ha sempre fatti lui (per fortuna nel motociclismo si pilota da soli). Come con Bastianini spera in una rivalità ed in più di arrivare davanti al fratellone, e con sviolinata, ma lui è ancora troppo forte per me, bravo Luca.
Per quest’anno nulla da aggiungere, frasi da rookie di chi è stato preso perché voluto e che può fare bene emozione felicità giubilo e gaudio, ma a differenza degli altri, rimane abbottonato e riflessivo…per ora quindi per lui è “Dovremo iniziare un nuovo percorso con calma, ma con tanta voglia di farlo nel miglior modo possibile”