lunedì 15 febbraio 2021

Stagione 2021(parte 2)

SUZUKI ECSTAR UFFICIALE
In pochi avrebbero scommesso sulla Suzuki nel 2020, tutti pensavano che l’anti-Marquez venisse da Yamaha o Ducati, invece “tomo tomo cacchio cacchio” dai suoi ranghi ne è uscito il campione del mondo 2020, facendo della regolarità del pilota e il bilanciamento della moto, le loro armi vincenti. È pur vero che lo avevano veramente un fenomeno in team, Davide Brivio, che seppur non guidava le moto, faceva molto di più: teneva sotto controllo tutto e gestiva con maestria le situazioni…ma come un fulmine a ciel sereno, ha salutato la compagnia e tanti cari auguri…Ma vediamo per l’anno venturo cosa ne viene fuori, intanto entrambi i piloti confermati

Joan Mir, campione del mondo in carica, fresco di rinuncia della tabella con il numero 1 da campione del mondo (eh il marketing- merchandising) è pronto a mettersi il 2020 alle spalle e riprovarci. Archiviate le domande sulla mamma, perché il giorno che è diventato campione a Valencia, le telecamere erano tutte per la mamma e nel giro di 24 ore il profilo facebook e instagram sono state prese d’assalto da milioni di persone(curiosoni maledetti!), ha dovuto passare il resto del tempo a schivare le domande sul fatto che secondo gli intervistatori il suo titolo vale di meno perché non c’era il 93 in pista.
Trattasi di giornalisti miopi, perché le stesse domande ripetute per n mesi, stufano, ma il buon Joan le dribblate ed è andato oltre. Per il 2021 per lui sarà un anno importante perché seppur vero che non ha dominato, dovrà mantenersi sullo standard che gli ha permesso di vincere il titolo, e dice “Devo dimostrare molto di più: ho vinto per la costanza, non per la velocità.” Infine gli fanno notare che avrà certamente più pressione, ma dice di caricarsi, quindi per lui è “non mi crea problemi. Anzi, vuol dire che stai facendo bene!”.

Alex Rins, il tuo compagno di box, il secondo pilota sulla carta, con meno esperienza di te, arriva davanti e ti vince il titolo sotto il naso. Questo avrebbe mandato in terapia più di un pilota, invece il buon Alex, conscio che per colpa della spalla non messa benissimo si è giocato una carta importante, non ha demorso e si è preparato per bene in questa lunga pausa invernale. Si è allenato in lungo ed in largo ed ha ripreso la piena funzionalità della spalla. Il blocco dello sviluppo, a suo dire, ha aiutato perché con pochi test, dover mettere tutto a posto sarebbe stato complicato, invece così tre giorni di test sono necessari… per il 2021, sa che può essere della partita anche lui se non ha un altro problema fisico, quindi per lui è “Ci siamo avvicinati l’anno scorso, ma non ce l’abbiamo fatta. Ora sono pronto!”

KTM
Scelte accurate e pianificazione, sono state le armi fondamentali che hanno fatto della KTM una solida realtà nel 2020. Con Kallio e Pedrosa a fare “legna”, hanno sfruttato al 100% il regolamento per provare sulle piste e le indicazioni dei piloti collaudatori e i titolari.
Chapeau!
Il loro pilota di punta da qualche anno, Pol, dopo tante gioie e dolori se ne è andato per il sogno “spagnolo”, ma in compenso hanno una buona schiera di piloti!
Ora, non avranno più le concessioni, questo ovviamente gli penalizzerà un po’, ma siamo sicuri che non torneranno indietro(?)

TEAM FACTORY UFFICIALE
Poco rinnovate nelle livree rimangono comunque le moto più belle esteticamente di tutto il paddock.
Lasciato andare il buon Pol, accolgono Oliveira che ha ben fatto nel team satellite, ricreando la stessa coppia che ha ben fatto in categorie inferiori

Brad Binder alla fine è stato il best rookie del 2020 ed ha pure una vittoria a referto, tanta roba, ma lui ha ben altre mire, sa che, nonostante era il suo anno di debutto, ha commesso qualche errore, quindi fa un po’ di autocritica (che male non fa mai)dicendo che spesso avevano il potenziale per fare di più, ma per n motivi non è riuscito…beh, si chiama esperienza per un rookie. Alla fine lo incalzano con la domanda sulle ambizioni, ma lui risponde che per lui è “Siamo nella giusta direzione ed abbiamo un pacchetto davvero competitivo”

Miguel Oliveira, vincitore con team satellite di 2 gare, di cui una a casa sua in Portogallo con una prestazione superlativa. Una cavalcata finale che lancia un vento di buone speranze per il 2021, promosso al team ufficiale è pronto a riprendere da dove ha lasciato, ma per evitare di fare figure barbine, si calma un po’ e fa un po’ di autocritica, pensando a tutte le altre gare dove non ha vinto, quindi per lui è “Penso così di essere in grado di lavorare meglio sui dettagli, per essere più costante.”

TEAM TECH3(entrambe le moto ufficiali) privato
Anche se le moto sono identiche a quelle interne, si dice che sia il team satellite, ma l’anno scorso un suo pilota ha messo a reperto ben 2 vittorie, di cui una perentoria! La grafica delle moto, è l’unica cosa che cambia dall’anno scorso, poiché il main sponsor se ne è andato ed ora un bel colore Arancione KTM è visibile a km di distanza, rendendole molto belle da vedere! Le moto ci sono, ci saranno anche i piloti?

Danilo Petrucci, venuto dalle derivate di serie, si è fatto la gavetta in questi 10 anni, passando pure dalle CRT. Si è ritagliato un posto in Ducati ai tempi del team Pramac ed è stato promosso al team interno. A fatto diversi podi e 2 vittorie, tra cui Mugello 2019 davanti a Marquez e Dovizioso, scusate se è poco.
Ad inizio 2020 gli hanno dato il ben servito e lui non ha dovuto girare tanto, KTM lo ha chiamato e gli ha fatto vedere come “fanno loro”, a fine giornata aveva già firmato.
Arriva da una situazione difficile, tossica sotto alcuni aspetti, con dubbi e preoccupazioni, alcune tensioni che non gli hanno fatto affatto bene né all’umore né al fisico…ma in KTM, sanno coccolare i piloti e farli sentire a loro agio. A lui le energie per uscirne non gli mancano, ma quello che in realtà manca, è solo accendere la moto, fare poche centinaia di metri e lasciarsi il peggio alle spalle; sotto il punto di vista mentale, questo lungo stop pesa di più rispetto agli altri: Il classico chiusa una porta si apre un portone, solo che si è rimasti frizzati a metà tra una porta e il portone.
Ovviamente è positivo, ma punta tutto sulla velocità, quindi per lui è “voglio essere più rapido degli altri ragazzi, o lottare con loro. Essere veloci è ciò che conta di più.”

Iker Lecuona, dopo un anno di apprendistato, si prepara ad affrontare la classe regina con lo spirito giusto
Nelle interviste se ne sta buono e calmo, sicuro che si sta muovendo in terreni complicati, visto che è “nuovo” e non si è fatto vedere, se non sporadicamente, è conscio che un fallimento potrebbe farlo rientrare nel dimenticatoio per i team manager. Alla fine del 2020 ha mostrato miglioramenti senz’altro, tant’è che anche lui lo dice chiaramente “…voglio ripartire dal livello raggiunto alla fine della scorsa stagione, poi vedremo”.
Ma il buon Iker ci crede, quindi per lui è “Sono sicuro di poter mostrare ciò che so fare in pista.”

APRILA
In ultimo, ed è ancora in ultimo posto, il Marchio italiano, con in bacheca innumerevoli titoli di piloti e costruttori, ma in MotoGP, non ha mai raccolto molto e nel 2021 avrà il bel(o triste) primato di essere l’unica casa ad avere le concessioni. Il gruppo piaggio ha capitali, ma gli investimenti, per ora, non hanno dato molti risultati.
Alcuni accusano i Piloti, facile si direbbe…
Certamente il caso Iannone, sul punto di vista sportivo, non ha fatto bene, visto che sarebbe stato il loro primo pilota, quello buono, invece fatto fuori dalla squalifica, son pure rimasti fuori dai giochi quando il mercato era praticamente chiuso. Hanno provato a contattare qualcuno, ma gli hanno risposto tutti picche e così hanno guardato quello che avevano in casa

Aleix Espargarò, il fratello maggiore dei due Espargarò, votato al Marchio, si lancia in stagioni come gli americani durante la guerra del Vietnam, incurante di tutto, chiede questo, quello e quell’altro per portare avanti lo sviluppo. Ogni anno ci prova e regolarmente nel precampionato fa tante belle cose e si illude che sia la stagione buona...ma alla terza gara si trova di nuovo sempre dietro…
Per il 2021 convinto dei miglioramenti del 2020 per lui è “dobbiamo lottare per i primi sei. Se non possiamo lottare per i primi sei in ogni gara, non sarà affatto un buon anno.”

Lorenzo Savadori Vince per abbandono dell’avversario la sfida per la seconda sella del team di Aprilia, poiché Smith se ne va…facendo pure il gesto dell’ombrello
Ha finito le ultime tre gare del 2020, facendo un po’ di esperienza con un qualcosa di completamente diverso dal resto del mondo, e non gli hanno chiesto nulla se non finire le gare.
Quest’anno sarà diverso…per il 2021 non si sbilancia e quindi per lui è un “devo migliorarmi ed adattarmi alla categoria”

Ora non ci resta che aspettare che inizi il campionato che faccia il suo corso che vinca il migliore, a prescindere e ci si rivede a novembre: quando queste dichiarazioni saranno viste da un’altro punto di vista, e si vedrà chi è ancora convinto del “le fantastique” e chi invece manderà tutti a quel paese “motociclisticamente parlando” ma anche no.

 Saluti e gomiti

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